giovedì 20 marzo 2014

CORECCO, YUNUS, ZAMAGNI


CORECCO, YUNUS, ZAMAGNI


CORECCO, YUNUS, ZAMAGNI



L’idea centrale di tutta l’impostazione del nostro impegno socio-caritativo, fondata sul concetto di risorsa e non su quello ben più diffuso e osannato di penuria, lo ritroviamo in numerosi interventi e commenti che girano intorno ad un triangolo di saggi che ci hanno permesso di capire e approfondire questo nodo fondamentale per tutto il nostro lavoro sociale: il vescovo Corecco, il Nobel per la pace Yunus e l’economista Zamagni. Il vescovo Eugenio Corecco ha segnato la nostra svolta spazzando via l’idea che il bisogno definisca una persona, Mohammad Yunus ci ha convinto che tutti hanno il potenziale per diventare soggetti economici produttivi e Stefano Zamagni ci ha garantito che le risorse ci sono, il deficit è nelle istituzioni, insomma ce n’è per tutti. Tre personaggi che ci hanno regalato un pensiero sano, che ci aiuta ogni giorno a coniugare carità evangelica e prassi economico/sociale negli incontri quotidiani con chi è messo da parte e ci chiede perché. È tutto su youtube, disponibile 24/24.
(dall'editoriale della prossima rivista Caritas Ticino di aprile)

Roby Noris
 

lunedì 10 marzo 2014

il genere degenera

Il genere degenera


Nulla di nuovo sotto il sole, come direbbe l’estensore del Qoelet, ma succede che in certe stagioni i fenomeni si fanno più intensi, oppure più rilevabili, come quando una donna che rimane incinta, scopre che ci sono tantissime donne nel suo stato e che lei non le aveva notate.


Sono anni che si denuncia una campagna impressionante e ben organizzata per promuovere le istanze delle lobbies LGBT, così come sta diventando sempre più difficile esprimere un parere discordante, perché si finisce per incorrere nel reato, fra poco forse tale per legge, almeno morale, di omofobia e violazione dei diritti LGBT.


Quello che è in gioco, lo abbiamo detto altre volte è la costruzione di una cultura, la demolizione di una antropologia, l’introduzione di cambiamenti strutturali, nel modo di pensarci, con la  perdita di unvalore prezioso, quello dell’identità di genere, che, a quanto pare, sta per essere sganciata totalmente dalla propria biologia e dalla propria struttura psichica, immaginandola come elemento socioculturale, acquisibile in età adulta, intercambiabile e di fatto non rilevante.


IL fatto è che questa cultura sta penetrando anche nelle nostre scuole Ticinesi, come un dato neanche da discutere, anzi, sintomo di apertura, maturità ecc.


L’esempio è un libro dato da leggere ai ragazzi di seconda media in una scuola del Cantone.


Si chiama extraterrestre alla pari.


Tuttavia i segnali si moltiplicano e, pian piano, andiamo raccogliendo del materiale, che vale la pena di condividere.


Lo spazio adeguato per questo è il nostro forum, sul quale caricheremo il materiale e potremo discutere e approfondire.


Dante Balbo